Quando c’è un gamer a casa

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Se in casa c’è qualcuno che trascorre tutto il tempo davanti al PC immerso nei videogame, ci sono soltanto due possibili stati mentali:

1. State ancora combattendo una battaglia che sapete già di avere perso

2. Vi siete rassegnati e avete accettato la realtà.

Non dovete però rassegnarvi completamente e assumere una posizione distaccata. Siete responsabili della sua sicurezza. Sollevare il martello di Thor è però una sciocchezza rispetto allo staccare un figlio che sta davanti al monitor e in questa situazione anche i muscoli del re di Asgard sarebbero inutili. Perché? Perché la violenza sui minori è punita dalla legge e, a meno di poterne vestire i panni in qualche gioco o avere il suo potere di scagliare tuoni a portata di mouse, di Thor al gamer non importa nulla. In una Morra Cinese che includa anche Mjolnir, il PC e la console, è ovvio chi sia il vincitore. Ma aspettarsi che Thor si interessi ai vostri problemi familiari è ingenuo quanto l’idea che Tony Stark doni tutta la sua ricchezza per azzerare il debito dei Paesi africani.

Ma ora basta con i doppi sensi basati sugli Avengers. Di quale sicurezza si parla? Vi direte: “Oggi tutti i bambini scorrazzano su piattaforme protette come Steam. Lì non corrono nessun rischio. Quindi bisogna mettersi l’anima in pace.“ Sì, è tutto giusto, ma è bene ricordare che oggi quasi ogni gioco possiede una modalità multiplayer che permette di comunicare con altre persone. Questo non vuole dire che vostro figlio debba per forza trasformarsi in un asociale e non considerare minimamente quanto possa essere divertente il multiplayer. Può però voler dire che qualcuno con idee poco raccomandabili potrebbe invitare via chat a scaricare degli add-on bellissimi che in realtà sono dei malware.

Le possibilità di mettere in pericolo la sicurezza non solo di vostro figlio, ma anche la vostra, visto che gioca a casa col vostro computer, sono numerose. Ecco alcuni semplici consigli per godersi il gaming:

1. Antivirus. Così come la costruzione di una casa inizia dalle fondamenta, anche noi inizieremo con il passo più fondamentale e logico: installare un antivirus. In un'abitazione non si può avere un tetto senza avere muri portanti, e tantomeno in un PC si può creare un ambiente sicuro senza alcuna soluzione di sicurezza generale. In questo modo sarete protetti contro gli innumerevoli tentativi di attacco che giungono attraverso siti contraffatti, e-mail o semplicemente navigando sul Web.

2. Navigare sul Web in sicurezza. Molti tentativi di truffa fanno in modo che i gamer dalle chat finiscano su siti Web dove troveranno add-on o cheat. Non è una cosa sistematica, ma può succedere che siti del genere siano falsi e creati appositamente per attaccare il visitatore. La richiesta di scaricare un trainer pieno zeppo di malware, di comprare una skin fantastica per la propria arma può, per esempio, portare a farsi rubare i dati della carta di pagamento. Le possibilità e gli esempi di attacco sono molti. In genere vale la regola che il browser Web dovrebbe essere sempre aggiornato perché le versioni recenti non hanno soltanto una nuova disposizione delle icone, ma anche nuove regole di sicurezza e di filtraggio dei siti.

3. Mai divulgare dati personali. Ecco un consiglio che più intuitivo non si può. È bene non comunicare ad altri giocatori il proprio nome per intero, il numero della carta di pagamento (se se ne possiede una), l'indirizzo di casa o la password del proprio account. I bambini lo sanno, ma possono cadere in tentazione se dall'altra parte gli si promette di fare qualcosa di complicato al posto loro come installare una mappa, attivare nuove skin ecc. Per i bambini è come se si trattasse di avere dei cuccioli, solo che al posto dei cuccioli ci sono dei vantaggi nel gioco, e il risultato è che si fidano anche di estranei. È una regola elementare che però, ogni tanto, bisogna ricordare ai figli.

4. Giocare su reti WiFi non protette. Non siamo nel 1993 e i computer portatili non sono tecnologia fantascientifica che si vede nei film americani con ricchi investitori di Wall Street che hanno jet privati, Ferrari F-40 e belle donne. Il computer portatile oggi è un oggetto comune e il suo vantaggio sta nella mobilità. I bambini possono quindi giocare ovunque, specialmente lì dove c’è una rete WiFi. Bisogna però fare attenzione perché le reti WiFi aperte non sono proprio sicure. È perciò una buona abitudine creare una password temporanea quando si accede ai giochi o a Steam, e modificarla subito dopo essere tornati casa sulla propria rete protetta.

5. Nomi utente e password. Ecco un altro consiglio assolutamente intuitivo. Come nome utente si dovrebbe scegliere un soprannome, il proprio eroe preferito, un amico immaginario quando si giocava da soli da piccoli, e non il vero nome del titolare dell’account. Lo stesso vale anche per le password. Per creare una password la regola è semplice: dovrebbe contenere lettere maiuscole, minuscole, numeri e anche caratteri speciali. Più è casuale, meglio è. Sicuramente non dovrebbe assomigliare a qualcosa del tipo “Password123”.

6. Cheat e hack? Sono imbrogliI cheat aiutano i gamer a imbrogliare la meccanica del gioco conferendo potenza illimitata, armi, soldi e vite. Cheat e trainer falsi vengono utilizzati molto nel mondo dei giochi multiplayer. Avvertite i vostri figli di non scaricare nessun cheat o add-on consigliato da altri. A voi non resta che ricordare i bei tempi di IDDQD in Doom o del Konami Code.

7. Non inviate la richiesta di amicizia a sconosciuti. Ciascuno di noi ha un amico procrastinatore che passa il tempo su Facebook a giocare a Candy Crush, a Farmville o con altre idiozie progettate per creare dipendenza e succhiare soldi. Demoralizzante, vero? Qualunque sia la vostra opinione su questi giochi, la realtà è che il giocatore viene premiato quando invita qualcun altro a giocare. Per questo motivo avrete probabilmente già ricevuto inviti a partecipare al gioco da una persona che non si fa viva da anni. L'invio in massa di richieste di amicizia di questo tipo non è una buona idea e tantomeno lo è accettarne da parte di persone sconosciute. Esistono gruppi di persone creati appositamente per offrire l'amicizia e riuscire a progredire nel gioco. Il problema è che poi queste persone ottengono accesso a informazioni personali di vostro figlio visibili solo agli amici. Lo stesso vale anche per le impostazioni di sicurezza sui social network, di cui potete leggere in questo articolo.